Ho 50 anni e faccio il geometra. A causa del mio lavoro incontro molte persone e, talvolta, quando mi trovo di fronte a delle frustrazioni (mancati pagamenti, comportamenti scorretti da parte di colleghi, imprevisti, eccetera), reagisco in maniera esagerata. Più volte sono arrivato molto vicino allo scontro fisico che fortunatamente sono riuscito ad evitare. Mi sono stancato di questa situazione. Cosa mi consiglia di fare?

Caro Piero, comprendo la sua situazione. La vita frenetica che ogni giorno viviamo eleva notevolmente il nostro livello di stress e di stanchezza psicofisica. Può capitare, dunque, di perdere la pazienza e di litigare con la persona che in quel momento sembra metterci i bastoni tra le ruote. Molto raramente l’espressione della rabbia porta a buoni risultati e migliora la situazione. Le consiglio di ritagliarsi una piccola frazione di tempo per sé stesso. 15 minuti al giorno possono essere sufficienti nei quali lei possa dedicarsi a qualcosa che la rilassa e le piace molto (lettura, musica, attività fisica, meditazione, ecc.). Noi ci arrabbiamo quando ci sentiamo “costretti”  a vivere una ingiustizia. Il tempo dedicato a sé servirà per “allargare” lo spazio ed il tempo in cui vive in modo da “riprendere ossigeno” da ciò che la opprime e così rigenerarsi. Se dopo un mese di questa pratica, la situazione non dovesse migliorare, le consiglio di contattare uno psicoterapeuta per farsi aiutare a comprendere quale circostanza le genera la maggiore quota di rabbia ed apprendere il modo migliore per gestirla. Salvo Russo

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