attacchi-di-panicoTra i Disturbi d’Ansia, merita un approfondimento specifico il Disturbo da Attacchi di Panico che colpisce circa 1-2% della popolazione.
Facendo riferimento a quanto già detto nella pagina sui Disturbi D’Ansia, quando la disconnessione tra la mente ed il corpo è intensa e duratura, il livello di Ansia può crescere in maniera repentina ed esponenziale.
In queste occasioni, si può andare incontro ad un vero e proprio Episodio di Panico che è caratterizzato dalla “perdita del controllo” dei propri comportamenti a causa dell’eccessiva ansia.
Oltre alla presenza dei sintomi fisici (tachicardia, sudorazione, fame d’aria, tremori, eccetera) si ha la sensazione che “qualcosa” di brutto ed irreparabile stia per accadere.
Si teme di poter impazzire, di poter morire (per esempio con un imminente ictus o infarto cardiaco), di poter fare o dire qualcosa di straordinariamente grave.
Per tale motivo, è possibile che la persona in questione interrompa ciò che sta facendo (lavoro, guida, studio, sport, eccetera) per chiedere AIUTO.
La situazione appare subito drammatica per cui chi si trova a dare aiuto al malcapitato; pensa davvero che il malessere fisico che ha colpito il paziente sia grave. Spesso si arriva di corsa al Pronto Soccorso più vicino dove vengono prestati i primi soccorsi.
Quando i medici, dopo alcune ore di osservazione ed accertamenti vari (es. visita cardiologica, esami ematochimici, saturazione di Ossigeno, eccetera), non trovano nulla che possa spiegare a livello MEDICO (malattia organica) quanto appena accaduto, molto spesso tranquillizzano il paziente con la frase: “stia tranquillo, lei non ha NIENTE”.
Se da una parte (quella fisica) questo è assolutamente vero, dall’altra invece il soggetto è andato incontro ad una drammatica esplosione di Ansia che, se non adeguatamente curata, rischia di ripresentarsi in maniera molto simili alla prima.
Per tale motivo, è necessario rivolgersi al proprio Medico di Base e farsi consigliare uno Specialista Psichiatra per le cura del caso.
A seconda della presenza o meno di sintomi accessori (Claustrofobia, Agorafobia, eccetera), della intensità e della frequenza dei sintomi (possono verificarsi anche 3-4 episodi di panico alla settimana), egli sceglierà la terapia farmacologica più appropriata.
Oggi l’Ansia ed il Panico si curano con i farmaci ANTIDEPRESSIVI, aiutandosi inizialmente con gli ANSIOLITICI (per non più di uno-due mesi) per alleviare i sintomi ansiosi prima dell’effetto della Terapia antidepressiva di tipo “antipanico”, che generalmente non dura meno di sei mesi.
La prognosi è ottima. Guarisce il 99,9% delle persone adeguatamente trattate entro 6 mesi-1 anno.
La psicoterapia, al pari degli altri Disturbi d’Ansia, è altamente consigliata sia per riconoscere la presenza di eventuali “situazioni stressanti” che possono generare il Panico e, soprattutto, per insegnare alla persona come gestire eventuali altri episodi in futuro (quando il soggetto avrà sospeso la terapia farmacologica).